Uno è il senso. L’altro è il cedimento. L’ultima è la menzogna. Le verità attuali son sempre il raggiungimento più limpido della bugia meno compresa. Nella comunicazione analogica o digitale, in quella prossemica e verbale, lo scorporamento dell’individuo punta il suo attributo più intensificato a valori di inetta matrice. Il disturbatore è un distributore di corbellerie, come la sua azione: il battere di spazzole sulla più becera composizione di materiale per preparare un risotto che si attacchi al fondo della pentola per poi smistarlo in piatti, batteria culinaria e batteria come insieme di strumenti. Pertanto i batteristi sono tra i migliori chef che si incontrino, mentre tutti esultano nel riconoscerlo da un maledetto fiore all’occhiello, il mio pensiero si dissocia e fallaci maestri di colonne portanti istituzionalizzate spingono me a prendere una boccata d’aria. Fumo di sigaretta introiettato nella mia cassa toracica, è il regalo più umano che riesca a concedermi in solitudine. Socialmente invece e riprendendo un vecchio boiardo, porto a passeggio i miei coglioni, che nello strofinio di un paio di mutande con lo stemma della lupa capitolina, producono un sudoraccio alchemico che attrae più di una qualsivoglia miscellania di essenza per profumi odoranti. Anche codesto strofinio è rumore, che è fraintendimento, e nell’ottica ecosostenibile necessita soddisfare i bisogni fondamentali di tutti, avendo la possibilità di attuare le proprie aspirazioni ad una vita migliore. Disinteressando il fraintendersi. Che mal venga o che ben venga, superati di gran lunga i suoceri nell’arteriosclerotica follia del mantenersi vivo, rasato di testa o col caschetto beat, pelato o col riporto, ringraziando l’ultimo dei malati, la sua accettazione corrisponde a una fugace vendetta: vaccone riciclato tu hai umiliato, una testa santa ma malata dice di te la comprensione, perché la paura di rimaner solo è la più volgare delle tensioni. E avanzi con gli anni. Vecchio. Bianco e pelledorato. Sei di pochezza e piaci al mondo chiuso del tuo balcone. Metriquadri di fans: 4. Mentriquadri di carta: 4000, per la merda che ogni orifizio riconsegna alla natura, sterco che produce fiorellini. Umana, subumana divertito a raccontar cazzate a creare nonsensi e fraintendimenti di un idolo all’ amore, perché leggo tutto ciò che l’amore dice all’idolo. E il gioco lo tengo in mano. “Volo a e da Catania”, “Stasera eri bellissima in abito elegante”. Risposte: “Torna presto”, “Anche tu e la voglia era matta di far l’amore”. Mentre brancolatore come una martorio quel pentolone della grancassa spara le sue sentenze. Pensavi fossi coglione? Scacco matto a tutti i certi. Chi è stato vicino per un periodo di solitudine, merita di essere fucilato. Ma tu di più. Con buona sorte dei maestri del comportamento a tutti la sostenibilità istituzionale: giustizia e eutanasia.