Scenari eco logici, di Tiziana Nicolosi

Scenari eco logici, di Tiziana Nicolosi

 

 

Scenari eco logici

A Roma si può andare per ritrovare un po’ di casa quando ne hai lasciata in giro. Ricordando che è ancora possibile tornare indietro perché già era avanti.
E nel medesimo immenso luogo dove respiravi chiodi di garofano di appassionate sangrie festose, smaltivi le incongruenze di una illuminante occupazione universitaria, sfioravi le vette dell’immaginazione e della conoscenza tra una intima, estiva, familiare pre laurea e una post abbronzatura precoce senza mare, tra i generosi, solitari fruscii del futuro e i suoni netti dei concerti lunari, dove la nera notte e un palco luminoso s’immergevano nella danza perpetua di una natura materna, creatrice e destabilizzante, lì ci ritrovi Villa Ada e il Vasc: uno smart camp, primo parco urbano dedicato all’innovazione tecnologica, culturale e sociale.
Sono numerosi i partner a imprimere valore e spessore all’appuntamento, tenutosi a Roma nel luglio del 2014. Non un qualsiasi festival, con la capacità di intrattenere, mostrare e soddisfare curiosità e tempo libero, ma un vero e proprio intervento formativo-performativo articolato in quattro macro aree: Talk – Make – Show – Play. In esse si intrecciano le più avanzate tecnologie nel campo della sensoristica ambientale e delle intelligenze artificiali, stampanti 3d, taglio laser, arduino, una dimensione ‘reale’ nella bellezza e nell’importanza della sua transitorietà, capace di aprire il sipario e liberare la scena eterea delle smart communities, dei fablab, di autorevoli istituti di ricerca, mediante open classes, aperitivi business, kindergarten, in cui la musica e la cura dello spazio non fanno da sfondo o cornice all’apparato esplicativo ma si fondono in esso, in quella amalgama semiotica contemporanea in grado di nutrire sensi e intelletto.
Presentato da Arci Roma e Villa Ada, manifestazione Roma incontra il mondo. Vasc, in partnership con Humus, nasce dall’idea di Social Energy, una start up attiva nel campo della progettazione e dello sviluppo sostenibile, ecologico, dell’efficienza energetica, della sicurezza, della salute elettronica, dell’infomobilità, della realizzazione di impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile.
Anche Lostudiodorme, curatore dello smart camp, laboratorio multidisciplinare di design della comunicazione, tiene salda, nella sua mission, l’attenzione ai bisogni della collettività e dei territori di riferimento, lavorando sullo stretto e sempre meno scontato rapporto tra arte e design,  economia, innovazione, produttività, ai primi integrabili e assimilabili secondo un processo di osmosi e autonomizzazione in continuo bilanciamento. Per questo l’esperienza del Vasc non rappresenta un momento d’arrivo, una meta, bensì  una tappa attraverso cui ci si sperimenta insieme nella condivisione del bagaglio motivazionale e professionale che caratterizza ciascuna realtà partecipante, con la possibilità di un confronto diretto e di una azione di rete, mediante cui favorire la definizione e lo sviluppo di personalità imprenditoriali spiccate, audaci e determinate.
In questo profilo si inseriscono gli altri partner di progetto: SPQwoRk, contenitore di talenti, rivolto alla promozione e alla valorizzazione di creatività, in particolare di quella giovanile, avente dimora dalle parti della nuova stazione Tiburtina, presso l’ex pastificio Scanzani, oggi grande struttura di archeologia industriale, e  Co-Hive, piattaforma ad uso e consumo di artigiani, makers, crafters.

E ancora ci sono i partner di programma, come Fonderie Digitali, propulsori di processi di cambiamento, tramite il trasferimento di know-how e di sperimentazione di imprese dal basso,  il CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto sull’Inquinamento atmosferico -, impegnato a  monitorare l’impatto ambientale dell’evento, Jens Dyvik, designer operante a Oslo, specializzato nella relazione tra collaborazione globale e manifattura locale, attento ad analizzare ed interpretare le connessioni emotive tra individui e prodotti, il cui lavoro di ricerca sfocia nel documentario Making Living Sharing, contestualmente proiettato. C’è inoltre Sapienza Innovazione, consorzio costituito tra La Sapienza – Università di Roma, filas SpA, Bic Lazio e Unicredit Group, allo scopo di facilitare il dialogo tra il mondo accademico e quello produttivo, e molte altre entità vibranti, a sostegno di un progresso sempre più carnale nella sua ambivalente, impalpabile e concreta forma, che si delinea tra gli aspetti più disparati e concomitanti delle necessità quotidiane, della vita che scorre, della natura e dei segni del nostro dovuto, responsabile passaggio esistenziale. In un accordo infine esprimibile nell’abbraccio dei due tra i momenti sonori più consoni e rilevanti dell’evento, quelli dei live di Teho Teardo con Blixa Bargeld e dei Timber Timbre.
Un insieme di proposte e maniere innovative,  provenienti da questioni antiche ma ripercorse, adattate per incontrare i tempi della modernità, tenendo conto degli errori, anche dalle risorse da questi generate, perché l’ecosistema è un meccanismo da riscoprire e da tutelare, non da inventare. Sulla base delle conquiste civili, scientifiche, culturali.

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