THE PEPIBAND
Opening Band: DE MARION
Venerdì 3 luglio
Inizio concertI h 22.30
Opera Commons // Uber
Via Pauloti 62, Aci Bonaccorsi – Ct.
> Mappa>>>https://goo.gl/OxWGEK
THE PEPIBAND
La PepiBand nasce da un’idea di Enzo Pepi e Marco Caruso chitarrista e batterista dei Twig Infection.
Si forma nell’Inverno del 2003 ed include Alessandro Formica (Enzyme) al basso, nel 2004 si aggiunge Giuseppe Forte, chitarra e voce. La band inizia a comporre brani strumentali dal forte impatto sonoro, con ritmiche scomposte e taglienti rifacendosi a sonorità di matrice rock con influenze noise.
Nel Settembre del 2005 registra un ep omonimo, autoprodotto, contenente quattro brani strumentali.
Dopo un’intensa attività musicale, nel 2010 il gruppo entra nuovamente in studio per registrare 10 brani, composti tra il 2006 ed il 2009.
Nel marzo dello stesso anno prende forma il disco d’esordio: Panic, prodotto dalla band e da Jorge Blengino (fonico dei Qbeta), pubblicato nel 2011 per la Net Label Lophophora Williams Recordings.
THE PEPIBAND:
Alessandro Formica- Bass
Enzo Pepi – Guitar
Marco Caruso – Drums
Giuseppe Forte – Guitar & Vocals
STREAMING:
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OPERA COMMONS
Opera Commons è un progetto sviluppato dall’associazione Uber e prevede il recupero dallo stato di abbandono e il riuso per fini socio-culturali di un immobile settecentesco e del giardino-frutteto di riferimento siti in via Pauloti 62, ad Aci Bonaccorsi – Catania.
Opera Commons è anche la rassegna musicale, parte del progetto più ampio, che prende avvio a novembre del 2014.
Partner:
Uber – Rigenera – Rigenera Press – Uber Addicted – GET DA RIFLE Booking – Balloon | Contemporary Art and Publishing – Eidocracy – OUTsiders webzine – Feminine.
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uberassociazione@gmail.com
[LIVE REPORT] Pepi Band + De Marion: innesti transoceanici | Opera Commons | Uber
di Federica Garozzo – OUTsiders
La rassegna Opera Commons come un attento pescatore raccoglie nelle sue reti i pesci più interessanti del mare magnum che circonda la nostra isola. La scorsa settimana è toccato alle acque aretusee farsi scandagliare alla ricerca di “big fish” da portare a riva nel giardino di Uber. I nomi del bottino post-pescata sono The Pepiband e De Marion. Quest’ultimo è il progetto – rimasto al rango di “musica da scovare su bandcamp” – di una delle due chitarre ed una delle due voci dei Suzanne’Silver (a cui la Pepiband fa spesso da opening act), Dario Serra. Un incontro intimo a luci soffuse, occhi lucidi e cuore aperto, tra chitarra e voce (in Cash For Cashmere fa il suo ingresso anche una dolceamara armonica), che in alcuni momenti sembra risvegliare il fantasma di Mark Linkous e dei suoi Sparklehorse più sussurrati e disperati. Di fronte ad un tale scenario il pubblico veste i panni del voyeur che spia di nascosto dalla toppa della porta il “denudamento” altrui, attento a trattenere il respiro per timore di essere scoperto. Lasciamo l’attitudine lo-fi in versione mono, per ritrovarla sprigionata nella coralità della Pepiband. Siracusani di fatto ma 100% americani di vocazione, sono progenie indiscussa degli anni 90 di Pavement e Dinosaur Jr., da cui riprendono l’anima punk stemperata nel pop, i suoni sporchi e rumoristici tempestati di lucernari melodici. 5% e Pretty del loro album (finora figlio unico se non consideriamo l’omonimo ep del 2005) Panic ne sono un’epitome perfetta. Riusciti anche i pezzi in cui i contrasti interni sono meno accesi e le tinte sono univocamente tenui, come nella ballad I like Fasolino, o forti, come nel caos strumentale di Sbacanta (se un’ombra della loro sicilianità affiora è proprio nei titoli e in alcune suggestioni nei testi). Probabilmente l’innesto di un sound così tipicamente americano in una terra come la nostra non premia a dovere ma aspettiamo comunque il nuovo album e le premesse perché se ne sentirà parlare non mancano.