Grimm Grimm – Opera Commons / Reverb
Live Concert: Grimm Grimm – h 22.00
Area Visual: Teresa Vaniglia – h 21.00
Food: I Sapurusi – h 21.00
Venerdì 12 Maggio 2017
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Koichi Yamanoha, leader della one-man-band Grimm Grimm, nato a Tokyo ma da anni di stanza a Londra, non ci ha messo molto a farsi notare, divenendo ben presto un nome nella scena underground della capitale inglese (tanto che Kevin Shields, chitarrista dei My Bloody Valentine, ne ha pubblicato un ep nel 2014 tramite la sua etichetta Pickpocket Records). Terminata l’esperienza con gli Screaming Tea Party, trio psych-punk in cui suonava il basso, il giapponese si distacca per proseguire col progetto solista Grimm Grimm, dalle tonalità più space e intimiste. Il long-playing di debutto Hazy Eyes Maybe, che conta anche la collaborazione dei connazionali Bo Ningen — acid-punk band anch’essa nata sulle sponde del Tamigi —, è uscito per ATP Recordings. Hazy Eyes Maybe è un album omogeneo, dieci tracce per poco più di 40 minuti di melodie eteree, in cui sola la chitarra acustica di Yamanoha è sostenuta da un’importante dose di chorus, riverberi e qualche drone qua là. Grimm Grimm ha già avuto modo di conquistare i cuori di un certo pubblico italiano: quello più propenso a farsi avvolgere dalle emozioni semplici della sua voce e dalle melodie sognanti della chitarra. Ma non è solo il pubblico ad aver dimostrato di amare la sua musica, anche riviste come Rumore, lo hanno selezionato tra i live più interessanti del periodo. Per non parlare dell’estero, dove The Quietus e NME hanno più volte tessuto le sue lodi e Rough Trade lo ha inserito in una doppia compilation contenente i migliori artisti del 2015, piazzandolo a fianco di Bjork, Jamie xx e altri artisti di altissimo livello.
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In area visual, la mostra di Teresa Vaniglia, curata da Daniele Melarancio Illustratore.
Teresa Vaniglia, classe 1995.
Appassionata di arte figurativa e arte performativa.
Intimidita da entrambe.
“O”
‘La perfezione: l’idea di perfezione mi affascina ma mi è estranea.
Con questi lavori cerco un mio arcano nella maniera più rilassata possibile, nel segno che mi sta più comodo. Mi prendo la libertà di non poter mai sbagliare, sbagliando. La perfezione sta già nel supporto, nel cerchio, mai nelle mie mani.
L’arcano: Creare nuove immagini quando nulla si può inventare più. Fare come le api che prendono il polline da tanti fiori, e con tanti fiori diversi fanno il miele. Il mio miele non è così dolce.
I miei fiori sono le storie antiche e le sensazioni nuove.’ – Teresa Vaniglia
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Sarà inoltre possibile trovare il nuovo numero di OC Press (http://
Cena a cura di ‘I Sapurusi’.
Antipasto: Bruschetta tricolore (pachino e cipudduzza, pecorino e cipolla caramellata, macco e pancetta).
Primo: Sedani con finocchietto selvatico e muddica atturrata
Secondo: Polpette al limone.
Contorno: Patate al forno o insalata fragole, spinaci e formaggio fresco.
Dolce: Cannolo con ricotta.
Powered by Reverb, Rivoluzione Culturale e Associazione Uber (http://
In collaborazione con Radio Lab e OC Press (http://
Dove:
Opera Commons / Opera Commons/uber
Via Pauloti 62, Aci Bonaccorsi (Ct)
> Mappa>>> https://goo.gl/OxWGEK
Orari:
Food & Drink / Exibition h 21.00
Live Concert h 22.00
Reverb è un nuovo angolo di perdizione sonora. Uno spazio metafisico di pura atmosfera, fatto di pulsazioni, psichedelia, vibrazioni. E di riverbero.
Reverb è la rassegna musicale di Rivoluzione Culturale, per l’occasione gentilmente ospitata all’interno della programmazione di Opera Commons.
Opera Commons è un progetto sviluppato dall’associazione Uber e prevede il recupero e il riuso per fini socio-culturali di un immobile settecentesco e del giardino-frutteto di riferimento siti in via Pauloti 62. Opera Commons è anche la rassegna musicale, parte del progetto più ampio, che prende avvio a novembre del 2014, plasmata nel tempo, dalla collaborazione di artisti e addetti ai lavori, stabili e variamente intervenienti nelle diverse edizioni.
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L’associazione Uber nasce con l’obiettivo di fare incontrare l’intervento psico-sociale con il mondo delle arti e della formazione. In quest’ottica si occupa di progettazione, dello sviluppo e del coordinamento di programmi, servizi specifici, organizzazione di eventi, corsi, workshop.
Info:
www.associazioneuber.com
uberassociazione@gmail.com
+39 347 9166188
‘Il Grand Guignol è il teatro parigino a cui il nuovo numero di OC Press dedica la sua ispirazione. La grande marionetta raffigurava un operaio di Lione in lotta contro il potere politico francese. Mistero, macabro, paranormale, violenza, sono gli elementi che hanno animato le scritture, gli spettacoli, le grafiche, la partecipazione alla vita, divenuta celebre, dell’ex cappella di un monastero abbandonato, entro cui angeli scolpiti ricordavano salvezze tradite da basse perversioni umane. Padre del teatro fu Oscar Metinier, il quale rimise in sesto la struttura per rappresentarvi i propri lavori che attingevano probabilmente in parte, a quell’orrore cui il suo ruolo di secondino in carcere, lo metteva in contatto, occupandosi nello specifico di condannati a morte…’ – Tiziana Nicolosi
‘Mi chiamo Guignol e sono più di tre secoli che ho una faccia di culo. Dicono che questo sorriso da ebete sia nato nel Settecento per colpa di un certo Laurent Mourget, io personalmente mi sono visto nascere in Cina ai tempi di Ai Weiwei. Il sorriso da ebete è l’unica espressione che mi hanno concesso, ma comunque è più onesto del selfie che hai appena postato. Io sembro un kouros che in effetti non gliene ne sbatte niente di niente, tu che ridi si vede che hai pianto…’ – Barbara Di Stefano
‘La provocazione è sempre stata l’arma preferita dai Dead Kennedy’s. La band capitanata da Jello Biafra, al secolo Eric Boucher, ha scelto un linguaggio velenoso e poco disciplinato, un linguaggio che servisse a colpire il potere ma che alcune volte è stato vittima di fraintendimenti, come nel caso di “California Uber Alles”, che divenne una canzone manifesto dei giovani nazisti statunitensi, in realtà la canzone era un’invettiva lanciata contro il governatore della California di allora: Jerry Brown…’ – Enrico Lanza
‘Tempo fa, per comodità e curiosità, mi sono iscritto a un gruppo dedicato all’horror estremo su un social network. Era più un modo per rimanere aggiornato sui titoli e per rintracciare pellicole weird e underground che per discorrere di cinema, ovviamente. Ora, siccome il gruppo tratta anche di quelle pellicole note come shockumentary, un giorno un incauto ed entusiasta frequentatore ha postato un filmato che – grazie alle strane impostazioni del social network in questione – è partito da solo sul mio schermo mentre parlavo del Premio Tenco con un amico musicista (per me l’orrore è sentire tutte quelle vocali aperte, con buona pace di Conrad, Coppola e Brando)…’ – Luca Andriolo
‘Inutile porre troppi riferimenti storici al Grand Guignol, teatro parigino divenuto noto per le rappresentazioni crude e macabre tra la fine dell’ottocento e gli anni ’60 del novecento. Il teatro divenne nel giro di poco tempo, conosciuto in tutta la capitale, facendo il tutto esaurito praticamente a ogni rappresentazione (complice la limitata capienza del teatro; soli 300 posti a sedere)…’ – Raffaele Auteri
‘Schizza. Forte, il suono a spaccare i timpani. Tutto vibra. Tutto è irrequieto. Non controlli più nulla. La luce si adombra, oscura. Quello spazio enorme che ho innanzi la vista e dietro la schiena, si panifica, diviene macabro. Rumori…’ – Salvatore Massimo Fazio
Grimm Grimm