Opera Commons e Suq. Magazine si sono incontrati, conosciuti, entusiasmati, tra la bellezza e l’abbandono del territorio siculo, ed è in mezzo alle fratture del tempo e dei significati, agli interstizi di un’ambigua memoria-risorsa scenografica e concettuale che tessono i loro cammini, abbracciando e raccontando i luoghi, le persone, le idee, l’arte, la ricerca, il recupero, la rinascita, l’invenzione.
‘All’apparenza solo una rivista. In realtà le sue pagine rivelano di più.
Suq è infatti una startup nata in Sicilia da un gruppo di creativi e viaggiatori che un giorno ha deciso di iniziare a esplorare il patrimonio non-convenzionale dell’isola. Un patrimonio fatto di luoghi, persone, aziende, arti e simboli attualmente nascosti, fatto di tutto ciò che si può toccare, ma anche di tutto quello che si può solo sentire quando ci si mette in contatto con i propri sensi. Dietro le sue pagine Suq è anche una destination brand che vuole individuare, valorizzare e rendere fruibile una Sicilia sconosciuta che si rivela solo a chi ha la pazienza di aspettare. Suq è fotografia, racconto, sentimento, viaggio, nostalgia, desiderio e bellezza, quella di una cultura nuova e di un nuovo modo di vedere e vivere la Sicilia. Per far sì che tutto quello che Suq può essere lo sia per davvero e tutto quello che della Sicilia ancora si sconosce, venga conosciuto.’
Suq.Magazine | Unconvetional Sicily
In scena, sabato 29 dicembre, una miscela di linguaggi e stimoli:
Un magazine culturale: Suq. Un collettivo di artisti visivi e musicisti: Seminal Pastures. Un bouquet di poeti: Riverso. Un’etichetta discografica: Doremillaro (SB) Recs. Un diar(T)istico OC Press. Una performer-danzatrice Dara Jina – Jinorganica. Musicisti, sperimentatori e sperimentatrici di suoni e voci, attrici: Costanza Paternò, Gioia Luce, Lello Spontini, Pelios, Pantomima, Alice Ferlito, Sandra Cannì.
Dalle h 21.00:
Riverso – Poesia
Alice Ferlito e Sandra Cannì – Teatro/Musica
Suq Magazine – Presentazione nuovo numero e Installazione esperenziale
Pantomima electro band + Guest – Musica
Seminal Pastures – Mostra / Musica
Gioia Luce – Poesia
Dara Jina – Corpo poetico e Costanza Paternò – Voce
Lello Spontini – Musica
Pelios – Musica
IT –– L'occhio di Dio: Suq è Sicilia, quella mai raccontata.EN –– The eye of God: Suq is Sicily, the never told one.160 pagine da sfogliare e collezionare160 pages to flick through and collectSUQ. – Unconventional Sicilywww.suqmagazine.com
Pubblicato da Suq. Magazine su Domenica 8 ottobre 2017
EcoPerformance
Progetto MU* Danza Teatro Rituale.
Ideazione e Regia Dara Siligato.
Stimolazioni Sonore e Voce Costanza Paternò.
L’esperienza del corpo come albero, una visione ripercorsa da millenarie culture, da innumerevoli arti pittoriche, si ripresenta, senza alcun timore di risultare banale demagogia. Mi rivelo pronta a piantare gli alberi interiori, le radici, i nutrienti. Attraverso la struttura della colonna vertebrale, le sue sonorità, racconto il paesaggio interiore, la respirazione branchiale, il respiro profondo che si fa suono paterno e materno.
Il simbolismo è la verticalità, la famiglia degli alberi, che congiunge me al tutto, infinitamente interconnessa all’elemento Universo. Questa restituzione la ottengo attraverso il suono memoria, la poesia, il verbo, come luogo sottile e primigenio. Questo, sia per abbattere le logiche a me poco affini del massacro agli alberi, uno tra gli infiniti esempi della scissione profonda che l’uomo vive con la sua stessa realtà, risalente alla scissione con la nostra placenta uterina, detta sorella vegetale; Sia per sfatare la dinamica antropocentrica e far emergere la verticalità dell’intento elevato, raffinato, la chiamata e la discesa, la voce e la danza come prima scienza, come ritorno alla fonte, come mezzo divino e divinatorio.
Dopo gli studi di danza Classica da bambina e di danza Contemporanea, rivolge la sua ricerca verso il campo delle arti performative, nutrendosi di differenti linguaggi e viaggiando per l’Europa. Esplora dal teatro classico, al teatro-danza, la danza contemporanea e la performance art, il teatro sperimentale e la danza butoh, le danze etniche che studia nei territori dove viaggia per approfondire la sua ricerca antropologica ed archeologica. È ricercatrice anche di tecniche di suono, studia la voce vibrazionale, il canto armonico e mongolo, il suono profondo, che condivide sia nelle didattiche che nelle proposte sceniche. Si forma in arteterapia, tra Spagna e Italia, in Italia partecipa ad incontri formativi, con il metodo della globalità dei linguaggi di Stefania Guerra Lisi. La sua ricerca è ampia, è come un albero, i cui rami più contemplati sono: La vita, il viaggio sulla terra, la ciclicità e la metamorfosi.
Il corpo come conoscitore e tempio. La relazione del corpo con la terra e l’universo. I paesaggi del corpo, mappa del corpo memoria, La vita prenatale. Il suono come matrice della vita. La danza ed il suono come linguaggio primario nel processo di crescita e sviluppo. Ha lavorato e studiato in molte città d’Europa, contesti comunitari in Tunisia, Marocco, Messico, intesse una relazione con l’India. È Membro del CID, Consiglio Internazionale di Danza dell’Unesco.
Crea il suo metodo di ricerca, offrendo una formazione riconosciuta dall’Organizzazione Internazionale, che chiama “MU”, da cui emerge un processo creativo di compagnia, rivolto a donne.
www.jinorganica.com.
Riverso è uno spazio dedicato esclusivamente alla poesia. Si propone di raccogliere versi, recensioni, segnalazioni, traduzioni che riguardano per lo più la poesia e i poeti contemporanei.
2014: Fondazione.
2015: Nascita del sito web e prime traduzioni. Tra gli autori tradotti: Charles Baudelaire, Allen Ginsberg, Nizzar Quabbani, Charles Bukowski.
2016: Partecipazione a “E quindi uscimmo a rivedere le stelle” (IX edizione) per Associazione Culturale Archeorama (Comune di Ramacca)
2017: Nell’ambito della X edizione della stessa rassegna sono stati presentati al pubblico gli ultimi lavori dei poeti siciliani Maria Grazia Insinga, Antonio Lanza e Giuseppe Condorelli.
2018: “Mezz’ora d’urlo”, dramma in un solo atto per unico attore recitante, liberamente ispirato a ‘Howl’ di Allen Ginsberg. (Teatro Coppola, Catania). La riscrittura del testo di Ginsberg è stata al centro di un workshop organizzato in collaborazione con “La Balena di Ghiaccio”, premio di poesia per i giovani dedicato a Basilio Reale tenutosi presso il LOC – Laboratorio Orlando Contemporaneo (Comune di Capo d’Orlando).
Seminal Pastures
GITANES – Musica che viaggia
Presenta:
“Il viaggio è donna”
Con
Alice Ferlito – voce
Sandra Cannì – chitarra
È quel viaggio della musica che senza fare troppa strada ti porta in altri luoghi.
Quei luoghi dove cuore e anima si mescolano a suoni parole e viaggio.
Alice e Sandra vi accompagneranno tra colori di note e voce seducendovi con l’interpretazione dell’una e con la musica dell’altra.
Due donne che insieme hanno trovato una strada comune da percorrere e vi invitano a percorrerla con loro con poco bagaglio, una chitarra, una voce… e le voci di tutte le Donne .
GITANES ha viaggiato molto in questo ultimo anno in lungo e in largo in diversi luoghi della Sicilia…
….e continua a viaggiare…
Alice Ferlito – Attrice e cantante catanese, si è formata presso l’Accademia d’Arte Drammatica Pietro Sharoff di Roma, svolge la sua attività artistica tra teatro, cinema e tv. Seminari Formativi: Jean Paul Denizon, Living Theatre – Judit Malina, Antonio Calenda, Alvaro Piccardi, Lech Rachak, Ives Lebreton, Gilles Cullet, Jairo Cuesta, Giovanna Marini, Vincenzo Pirrotta, Maria Campo, Vittorio Vaccaro, Miriam Palma, Emma Dante, Roberta Torre, Claudio Collovà, Valerio Tambone, Antonello De Rosa, Irene Serini, Stefano Cenci, Cristina Coltelli, Carmencita Palermo, Cathy Marchand, Marianna Bianco. In teatro è stata diretta da: Luca Ronconi, Lech Rachak, Vincenzo Pirrotta, Nicasio Anzelmo, Marco Zangardi, Living Theatre – Judit Malina, Giovanni Anfuso, Vittorio Vaccaro, Roberta Torre, Nicola Alberto Orofino, Valerio Tambone, Silvio Laviano, Antonello De Rosa. Per il cinema e la televisione ha recitato in Il Bell’Antonio di Maurizio Zaccaro, Il Figlio della luna di Gianfranco Albano, Il Gioco è fatto? di Francesco Russo (I° Premio Miglior Opera Prima Festival Terra di Siena 2011), Quasi niente è cambiato di Elena Russo, Il giudice meschino di Carlo Carlei, Cor Jesus Mecum est, produzione Italo/Argentina di Roberto Luis Garay. Musica: nel 2011 insieme al chitarrista Salvo Varrasi e al batterista Giampaolo Terranova nasce “VALEU4tet” musica brasiliana che si scioglie ufficialmente qualche anno dopo. Insieme alla cantante musicista polistrumentista sarda Nicoletta Fiorina crea il duo Alice e La Sarda, cunti e canti della tradizione e ricerca popolare siciliana, fa parte insieme alla chitarrista ragusana Sandra Cannì del duo musicale Gitanes, musica che viaggia ed insieme al compositore e violinista catanese Giovanni Seminerio, gira con lo spettacolo Rarika, musiche e testi originali. Ha collaborato insieme a diversi musicisti, per citarne alcuni: Giampaolo Terranova, Anaflora, Vincenzo Palermo, Manola Micalizzi, Salvo Varrasi, Samyr Guerrera, Alessandro Garofalo, Angelo Cultreri, Dario Fisicaro, Cazumba Do Rio, Carlos Breu, Rosario Volpe, Edimar Macedo, Costa Bottega Retrò, Nicoletta Fiorina, Giovanni Seminerio, Sandra Cannì.
Sandra Cannì – Ha cominciato a suonare la chitarra col maestro Leanza, da ragazzina si è addentrata nel mondo dell’improvvisazione musicale con Andrea Quartarone, ma ha trovato la sua giusta dimensione musicale con Francesco Rubino studiando chitarra jazz con particolare attenzione al ritmo e alle sonorità della Bossa Nova. Tra i vari live che ha fatto i più rilevanti sono stati nel 2015 a “Noto jazz festival” nella sessione jam come unico gruppo non professionista e nel 2016 nella manifestazione “Festa della musica” a Noto col trio al femminile ” Luna storta” della quale fa parte. Nell’estate del 2016 si incontra con l’attrice e cantante catanese Alice Ferlito e da questo incontro e per l’amore entrambe per la musica brasiliana nasce il duo GITANES ed il progetto “Musica che viaggia”.
Pelios è un duo formato da Giulio Pelio Penna e Salvo Asero, che nel 2011 sancirono l’unione fra il gusto di un autodidatta con la passione per il kraut-rock e quello di un brillante studente accademico poi laureatosi a pieni voti in chitarra jazz, amante di Metheny e Messiaen. Fin dagli inizi nascono come un duo aperto a collaborazioni dalle sonorità multiformi, coniugando la tradizione del cantautorato eccentrico inglese alle sonorità dell’era shoegaze. Dopo aver collezionato una lunga serie di registrazioni casalinghe cariche di un fascino misterioso, nell’ottobre 2014 i Pelios entrano finalmente in studio, al Boxsound Garage di Catania.
A sedersi in regia è Davide Iannitti (Loveless Whizzkid, Stash Raiders) che occasionalmente cede i comandi e passa dall’altra parte del vetro. L’idea iniziale è quella di registrare un solo brano, forse due, ma il risultato (Guilty) sembra così soddisfacente da convincere i diretti interessati a prolungare la collaborazione. Prende così forma, nei mesi successivi, l’EP Clip-o-matic lips: in uscita il 10 luglio per Hopeful Monsters Records, l’esordio discografico dei Pelios, con i suoi cinque brani in equilibrio tra lo shoegaze più rumoroso e il cantautorato più delicato, è un opera che affonda le proprie radici nella sostanza dei sogni ricorrenti e ripetitivi di Giulio Pelio Penna, che ha imbastito delle cantate folk postmoderne dalla ritmica no wave.
Pantomima electro evasion: in occasione di Opera Commons una formazione atipica di Pantomima in cui con batteria, synth, samples, tenorion e piano i musicisti si cimentaranno in un set all’insegna dell’elettronica e (anti) jazz sperimentale.
“In senso fig., gesticolazione vivace e eccessiva, soprattutto da parte di chi vuole farsi intendere senza parlare o di chi vuole comunicare qualche cosa a uno dei presenti senza che gli altri se ne accorgano: ho visto nello specchio la p. che
faceva alle mie spalle; anche, esibizione falsa, teatrale, con la quale si vuole convincere, impietosire o commuovere, simulando una situazione non vera o sentimenti non provati: smettila con questa p., la tua è tutta una finzione!”
Doremillaro è una vera etichetta discografica indipendente e nemica dei giusti
http://www.doremillaro.com
Lello Spontini è nato a Catania nel 1993. Dal 1997 vive a Macchia, frazione di Giarre (CT). Nel 2013 consegue il diploma in flauto traverso al Conservatorio con la votazione minima di 6/10. I suoi artisti italiani preferiti sono Fabio Mancini, Bruno Maderna, Flavio Rivabella e Brigantony. Tra gli stranieri apprezza Omar Souleyman, Shahram Shabpareh, Lisa Germano e Cibo Matto. Detesta l’indie italiano e la gente benestante. Nel febbraio del 2017 esordisce con l’album omonimo “Lello Spontini” in totale autoproduzione, al quale fa seguire gli EP “Nessuno ama un albatro” e “My Adventure Machine”, entrambi pubblicati quest’anno. Collabora con la scrittrice, modella e regista Leda Gheriglio, che per lui dirige tutti i suoi videoclip, tra cui il successo “Futti Futti” e il recente “Sogni d’oro”. Ha aperto concerti per Smegma Bovary (per i quali ha anche remixato il singolo “Nella luce”) e nell’estate del 2017 si esibisce alla spiaggia nudista di Marianelli, presso la Riserva Naturale di Vendicari (SR), destando scalpore sulle cronache locali (https://www.siracusaturismo.net/eventi_dett.asp…).
La sua musica è un attentato a tutto ciò che di istituzionale e di ricattatorio c’è nel sonoro.
Facebook: https://www.facebook.com/lellospontini/
YouTube : https://www.youtube.com/channel/UCVxSy4mQNqV4SQXAh6D4HQQ
Bandcamp : https://lellospontini.bandcamp.com/
Gioia Luce – Azione Poetica.
Lettura performativa di poesie inedite, tratte dalla raccolta Canzoniere per amanti in fuga, in prossima pubblicazione per Medinova Edizioni, scritte e interpretate da Giovanna Costanzino, in arte Gioia Luce, performer e operatrice sociale in contesti di disagio.
‘TUTTO PARTE DA ME E TORNA A ME’
Dove:
Opera Commons / Opera Commons/uber
Via Pauloti 62, Aci Bonaccorsi (Ct)
> Mappa>>> https://goo.gl/OxWGEK
Opera Commons è un progetto dell’associazione Uber e prevede il recupero e il riuso per fini socio-culturali di un immobile settecentesco e del giardino-frutteto di riferimento siti in via Pauloti 62. Opera Commons è anche la rassegna musicale, parte del progetto più ampio, che prende avvio a novembre del 2014, plasmata nel tempo, dalla collaborazione di artisti e addetti ai lavori, stabili e variamente intervenienti nelle diverse edizioni.
https://www.associazioneuber.com/eventi/opera-commons/
L’associazione Uber nasce con l’obiettivo di fare incontrare l’intervento psico-sociale con il mondo delle arti e della formazione. In quest’ottica si occupa di progettazione, dello sviluppo e del coordinamento di programmi, servizi specifici, organizzazione di eventi, corsi, workshop.
Info:
www.associazioneuber.com