Il Grand Guignol è il teatro parigino a cui il nuovo numero di OC Press dedica la sua ispirazione. La grande marionetta raffigurava un operaio di Lione in lotta contro il potere politico francese. Mistero, macabro, paranormale, violenza, sono gli elementi che hanno animato le scritture, gli spettacoli, le grafiche, la partecipazione alla vita,… Continua a leggere
Tempo fa, per comodità e curiosità, mi sono iscritto a un gruppo dedicato all’horror estremo su un social network. Era più un modo per rimanere aggiornato sui titoli e per rintracciare pellicole weird e underground che per discorrere di cinema, ovviamente. Ora, siccome il gruppo tratta anche di quelle pellicole note come shockumentary, un… Continua a leggere
La provocazione è sempre stata l’arma preferita dai Dead Kennedy’s. La band capitanata da Jello Biafra, al secolo Eric Boucher, ha scelto un linguaggio velenoso e poco disciplinato, un linguaggio che servisse a colpire il potere ma che alcune volte è stato vittima di fraintendimenti, come nel caso di “California Uber Alles”, che divenne… Continua a leggere
Inutile porre troppi riferimenti storici al Grand Guignol, teatro parigino divenuto noto per le rappresentazioni crude e macabre tra la fine dell’ottocento e gli anni ’60 del novecento. Il teatro divenne nel giro di poco tempo, conosciuto in tutta la capitale, facendo il tutto esaurito praticamente a ogni rappresentazione (complice la limitata capienza del… Continua a leggere
Non lo allettava. Dovere viaggiare più volte al mese. Su e giù per l’Italia. Attraversando corse alberate tra gli occhi umidi del treno anziano, poste lunghe e vuote di non preghiera. Pause infinite sulle ore lontane, sui luoghi estranei che porgono mani, ad offrirti ai loro altari. Non esserci. Per nulla. Per non acconsentire.… Continua a leggere
Mi chiamo Guignol e sono più di tre secoli che ho una faccia di culo. Dicono che questo sorriso da ebete sia nato nel Settecento per colpa di un certo Laurent Mourget, io personalmente mi sono visto nascere in Cina ai tempi di Ai Weiwei. Il sorriso da ebete è l’unica espressione che mi… Continua a leggere
Schizza. Forte, il suono a spaccare i timpani. Tutto vibra. Tutto è irrequieto. Non controlli più nulla. La luce si adombra, oscura. Quello spazio enorme che ho innanzi la vista e dietro la schiena, si panifica, diviene macabro. Rumori. Mai conosciuti anche se spesso praticati. Pensare, pensare, pensare ad un evento piacevole. Dormivo, avevo 6… Continua a leggere