1789 Opera Commons è un evento artistico – culturale sviluppato in data 23/06/2013, ideato e coordinato dall’associazione Uber in collaborazione con il Teatro Coppola di Catania, L’Arsenale – Federazione siciliana delle arti e della musica e il Teatro Pinelli di Messina.
Un’antica dimora di famiglia che si fa dimora comune. Stanze di visioni, parole, musiche, teatro, cucina, istallazioni. Memorie. Aperte l’una sull’altra.
Una casa disabitata, sita ad Aci Bonaccorsi, che si apre e si lascia attraversare, rivisitare, reinventare, dai tanti fili delle memorie personali che si fanno rappresentazione di una memoria che vuole essere comune. Questo il tema del primo appuntamento che ha caratterizzato e definito l’azione performativa di liberazione di una casa inutilizzata. La memoria privata di una famiglia, di un luogo, che si apre a quella pubblica, individuale, collettiva, per riproporla nelle forme dell’arte, nel racconto contestuale che plasma nuova anima, nuovo sentire, nuovo produrre.
“Mio caro maestro, ecco la differenza tra le nostre due utopie. Voi volete la caserma obbligatoria, io voglio la scuola. Voi sognate l’uomo soldato, io sogno l’uomo cittadino. Voi lo volete terribile, io lo voglio pensoso.
Voi fondate una repubblica di gladii, io fondo… fonderei una repubblica di spiriti. (…) Voglio tutto ciò che manca agli alveari, tutto ciò che manca ai formicai, i monumenti, le arti, la poesia, gli eroi, i geni. Portare fardelli eterni non è la legge dell’uomo. No, no, no, niente più paria, niente più schiavi, forzati, dannati. (…) Voglio la libertà al cospetto dello spirito, l’uguaglianza al cospetto del cuore, la fraternità al cospetto dell’anima. No, non più gioghi! L’uomo è fatto, non già per trascinare catene, ma per spalancare le ali”.
Victor Hugo, Novantatre.
Con queste parole Gauvain, generale rivoluzionario francese che non cede all’assolutismo della Rivoluzione, affronta la ghigliottina perché non muoia l’idea della Rivoluzione sotto i colpi del Terrore.
Rivoluzione terribile quella dell’89. Atto che scatena forze, idee, utopie, generando allo stesso tempo, il controllo, il sospetto, la gendarmeria e i processi.
Si suicida la Rivoluzione nella bolgia del Potere, ma l’idea di “Comune” comincia il suo viaggio attraverso la storia, nonostante la sconfitta.
1789 è la data incisa sulla facciata del vecchio casale, forse un tributo del suo costruttore a quell’evento epocale, forse l’anno stesso di costruzione.
Una casa di famiglia, un luogo privato, stanze pervase dalla storia dei suoi abitanti. Il simbolo per antonomasia della proprietà che porta scolpita la data che per prima mise in discussione, attraverso le rivolte contadine, l’idea di proprietà.
Un tentativo di decostruire il concetto di proprietà privata, concedendosi il tempo di una intimità domestica allargata, scelta e condivisa.
Uno spazio privato e una data pubblica “ricaricati” per uno spazio come luogo e campo di condivisione, confronto, partecipazione, in nome della cultura. Ancora un’occasione per strappare l’espressione creativa e la socialità alle grinfie dei piccoli e grandi sistemi di potere, alle logiche del profitto e dello sfruttamento. Convinti della necessità storica, politica ed esistenziale di trovare nell’incontro e nell’eterogeneità delle esperienze quelle correnti che di tante isole fanno trama di solidarietà e cambiamento.
1789 Opera Commons (Evento del 23/06/2013) è stato organizzato da:
Associazione Uber (Ct) – Federazione L’Arsenale (Sicilia) – Teatro Coppola (Ct) – Teatro Pinelli (Me).
Francesco Viscuso – Tiziana Nicolosi – Cesare Basile – Monica Saso – Marcello Caudullo – Daniela Ardito – Salvo Ladduca – Manuela Amalfitano – Livio Lombardo – Valentina Ascia – Danja Uosh – Roberta Incatasciato – Alice Caldarella – Giovanni Tomaselli – Laura D’Agate – Clelia Talarico – Domenica Sciacca – Francesco Nicolosi – Mariagrazia Romano – Peppe Schillaci – Dimitri Di Noto – Cristina Micieli – Nadia Martines – Sebastiano D’Amico – Dorotea Casabene – Ljubiza Mezzatesta – Vlady Art – Clelia Valentino – Roberta Venniro – Saro Puglisi – Alessandra Rigano – Federico Castronuovo – Alessandro Turchi – Vincenzo Marchello – Manuela Caruso – Valeria Alfieri – Carmelo Caramagno – Valerio Cairone.
Interventi performativi:
Francesco Viscuso ‘Pandaemonium’ – Fotografia
Cesare Basile – Musica
Tiziana Nicolosi / Valentina Ascia / Livio Lombardo ‘Altjira Kerion’ – Istallazione
Alessandra Rigano / Federico Castronuovo ‘Flusso fantasma’ e ‘Le piccole cose’ – Istallazione
Dimitri Di Noto / Alessandro Turchi ‘This place was a shelter’ – Video
Clelia Valentino ‘Interiore’ – Installazione
Valeria, Antonio, Vincenzo Just in 1789 – Musica
Ljubiza Mezzatesta ‘Anche quelli come me da qualche parte hanno un cuore’ – Illustrazione
Mariagrazia Romano ‘Fabula profana’ – Fotografia
Vlady Art ‘Riflessioni’ – Istallazione
Monica Saso ‘Radici’ – Pitture su legno
Nazarin – Musica
Roberta Incatasciato / Alice Caldarella ‘Morenere’ – Illustrazione
Danja Wosh ‘Stretching memory’ – Musica
Dorotea Casabene ‘Reminder’ – Istallazione
Roberta Venniro / Saro Puglisi ‘Offro mia questa’ – Fotografia
Manuela Caruso ‘RievocAzione’ – Istallazione